Le mani sono gli strumenti propri dell’intelligenza dell’uomo. (Maria Montessori)
Il nuovo anno è arrivato! Sappiamo che sarà una anno difficile dove dobbiamo ripartire, ripartire a tutti i livelli e in tutti sensi.
Ripartire non è una parola facile e non si attua rapidamente il cambiamento e il mutamento sociale repentino dovuto al covid ci fa comprendere che serve più che mai educare. Serve più che mai una maggior attenzione alla famiglia e all’infanzia.
Il distanziamento fisico e sociale, l’uso dei dispositivi limita di fatto l’attuazione pedagogica e le attività di svolgimento delle stesse nei servizi. Dobbiamo rivedere e guardare l’insieme con un occhiale diverso.
La meccanicità, la ripetizione, “si è sempre fatto così”, “Si dice” sono termini che non sono più accettati e accettabili oggi.
Lavorare in questa direzione fa perdere l’unicità dell’educare e dell’esperienza di mettersi in gioco togliendo la scoperta e la conoscenza da parte dell’utente.
Lavorare invece nel “Noi” è fondamentale se non imprescindibile come ha affermato il Papa in una recente intervista. Pensare al noi e ragionare in questa ottica è già un cambiamento ed è già una svolta attivando un circolo vizioso e virtuoso che determina una radicale mossa per “sconfiggere” questo periodo critico.
La logica individuale è stata messa sotto scacco rispetto alla logica della condivisione e della solidarietà quindi la cosiddetta sussidiarietà orizzontale.
Solo quest’ultima puo’ salvarci e puo’ determinare un nuovo tipo di welfare egualitario e responsabile.
Venendo invece ai contenuti proposti questo mese sulle diverse piattaforme ricordiamo:
YouTube
Il Valore di educare l’altro: Questo video dedicato a chi lavora con l'altro, alle professioni di aiuto, dei servizi alla persona, educativi e sociali. Perché fare e perché facciamo questo lavoro?
Come affrontare una consulenza pedagogica?: Video rivolto a chi vorrebbe rivolgersi ad un professionista pedagogico e vorrebbe alcune delucidazioni e consigli su come approcciarsi.
L’intraprendenza: Intraprendere è fondamentale in tutte le tipologie educative ma sopratutto nell’ambito educativo. L’intraprendenza non vale solo per il lavoro autonomo ma anche per il lavoratore dipendente il quale deve intraprendere, deve trovare nuove strategie nel nostro caso educative basti pensare al periodo che stiamo vivendo, alle differenti modalità e attività che mettiamo in campo. Il video è per me importante e spero che lo sia anche per Voi.
La formazione continua: Aggiornarsi è fondamentale se non imprescindibile nel lavoro educativo. L’educazione muta nel corso del tempo e mutano anche le utenze. L’approccio alla persona cambia e si evolve nel corso del tempo perciò lo sviluppo di nuove competente e conoscenze è l’asse portante dell’educare.
IGTV:
Trovi i video brevi o le anteprime dei video YouTube sul mio profilo.
Podcast:
Il valore di aiutare l’altro: tratto dal video IGTV.
Come affrontare una consulenza pedagogica?: tratto dal video (YouTube- igtv)
Benessere Vs malessere: Quali sono le differenze?
La formazione continua: Aggiornarsi nel campo educativo è fondamentale per comprendere l’evolversi della società e delle utenze. Mettersi in gioco, imparare sempre di più deve essere una priorità per chi lavora con le persone.
L’intraprendenza: Essere intraprendenti vale sia per chi è libero professionista sia per chi lavora alle dipendenze in un servizio educativo. Attivarsi per il cambiamento educativo e quindi l’attivarsi energicamente risulta essere una strategia importante nonché una direzione da seguire.
Quando non andare dal pedagogista?: Qual’è la predisposizione giusta, l’atteggiamento giusto per lavorare con un professionista pedagogico? Ho cercato nel mio piccolo di rispondere a queste domande e a riflettere sull’argomento.
Blog: Continua a rotazione la pubblicazione di articoli che riprenderà nel corso del prossimo mese.
Spero che questo riassunto ti sia utile così come la mia riflessione iniziale.
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Alla prossima!
L’educazione comincia dalla nascita. (Maria Montessori)
Maria Sara Dellavalle